IL MOTORSPORT VERSO LA TRANSIZIONE GREEN

L’ASCESA DELLA BATTERIA ELETTRICA

La transizione elettrica nel settore automobilistico non rappresenta solamente un passo in più verso il raggiungimento di una mobilità maggiormente green. Si tratta anche di una ricerca che potrebbe aprire le porte su nuovi orizzonti per gli appassionati dei motori, un mezzo per incrementare la salvaguardia del pianeta così come il piacere di una guida briosa e scattante. Sembrerebbe logico, a questo punto, voler applicare questo progresso non solo alla mobilità quotidiana ma anche a quella professionale del motosport. A differenza di quanto si pensi, questo passo non sarebbe qualcosa di inedito ma, bensì, un ritorno ad un passato difettoso adesso sempre più vicino ad essere perfezionato; è stato proprio un mezzo a batteria, la Jamais Contente (la mai contenta) a forma di siluro, la prima vettura a superare la soglia dei 100 km/h, segnando nel 1899 una media di 105,88 km/h lungo un tracciato di un chilometro, dopo un lancio di 500 metri.É anche noto come negli ultimi anni non si sia potuto parlare di una vera e propria « esplosione elettrica », anzi, le aspettative di chi dava per certa la sostituzione immediata del motore endotermico con quello elettrico sono state ampiamente deluse. L’insuccesso che ha contraddistinto la tentata transizione elettrica non è solo dovuto alla nostalgia nei confronti di ciò che è tradizionale e famigliare, ma anche alla scarsa autonomia delle batterie impiegate.Adesso l’evoluzione delle batterie sta cambiando, cosi come l’interesse per l’elettrico sollecitato dal mondo scientifico e automobilistico. A questo proposito, per solidificare la presa di posizione ecologica del settore del motosport è stato istituito dal 2021 un master firmato SAFE (organizzazione indipendente nel settore dell’energia e dell’ambiente) , con l’intento di fare chiarezza sulla qualità dei motori sostenibili portati in pista negli ultimi tempi e, allo stesso tempo, sensibilizzare gli appassionati più conservatori. A dimostrazione della crescita di interesse per il tema e della consapevolezza ecologica nel campo motosportivo numerose sono state le categorie che si sono convertite; dalla Formula E e la Moto E, fino alla recente Extreme E. Ma il motosport non è l’unicosettore che ha rinnovato il proprio impegno nei confronti della variante elettrica; anche gli sport acquatici come la motonautica si stanno convertendo con l’introduzione della categoria a zero emissioni E1 Series.

LE NUOVE CATEGORIE GREEN

Eco-rally

Dall’iniziativa di Alejandro Agag, ceo della Formula E, nasce anche Extreme E, il campionato dei Suv elettrici al via da questo 2021 in ambienti ostili, come l’Artico, l’Himalaya e il deserto del Sahara. Il team è composto da due piloti, un uomo e una donna, che ha turno prendono le redini della Odissey 21, SUV elettrica guidata da tutti i partecipanti.

GT Elettriche

Il campionato Pure ETCR ha preso il largo dal novembre 2021, una realtà estremamente recente, che ha trovato la sua prima tappa proprio in Italia, a Vallelunga. La protagoniste della competizione sono auto da turismo elettriche, alcune delle quale sono già riuscite a distinguersi splendidamente come la Cupra e-Racer, l'Alfa Romeo Giulia Romeo Ferraris e la Hyundai Veloster N ETCR. Secondo i regolamenti, la potenza di picco non può superare i 500 kW (670 CV), mentre il pacco batteria, realizzato dalla Williams Advanced Engineering, è di 65 kWh.

LA BATTERIA ELETTRICA SEGNERÀ LA MORTE DEL MOTOSPORT?

Con il realizzarsi di una rivoluzione in qualsiasi settore, dallo sport all’arte, dalla moda alla filosofia, è inevitabile che prendano vita almeno due correnti di pensiero contrastanti. Ciononostante, i progressi fatti nel campo dell’elettrico e la sempre maggiore durabilità delle batterie sembrano essere due costanti in grado di rassicurare anche i tradizionalisti più scettici. Ovviamente il lavoro da svolgere non è finito, rimanendo l’autonomia delle batterie il più grande ostacolo da superare. Volendo puntare su una visione ottimistica, bisogna tenerepresente che le batterie, oltre a generare energia, possono anche riceverla attraverso i sistemi di recupero in fase di frenata. Certo, per ora è necessario saper gestire la scorta limitata di energia sin dalla partenza per poter mantenere la competitività del proprio mezzo nelle fasi finali della gara; un limite che potrebbe anche essere visto come un espediente per mettere ancora di più alla prova le abilità del pilota, uno strumento che alimenti maggiormente la suspense della corsa e renda centrale come non mai la capacità di mantenere il sangue freddo per arrivare al traguardo, tipica di ogni categoria del motosport.