Ri-Lancia, il nuovo posizionamento del marchio tra passato e futuro

Una bella “rinfrescata” al logo e una avvenieristica scultura senza ruote. Lancia decide il suo posizionamento nel mercato automorive, tra tradizione e voglia di futuro.
Nell’incantevole cornice della Reggia di Venaria, a Torino, Lancia ha presentato le intenzioni sul proprio futuro, offrendo alcune indicazioni sul fil rouge che connoterà i tre modelli completamente nuovi che arriveranno tra il 2024 e il 2028, data entro la quale il marchio prevede di aver concluso il processo di elettrificazione della propria gamma e di vendere esclusivamente veicoli a batteria.


È ancora presto per dire che volto avranno le Lancia di domani. Ma un primo assaggio stilistico è stato presentato.
È un esercizio che richiede una buona dose di fantasia, immaginare in che modo la Lancia Pu+Ra Zero (il cui nome è la crasi delle parole “pura” e “radicale”) riuscirà a influenzare lo stile della nuova Ypsilon del 2024, della nuova ammiraglia della casa, prevista nel 2026 e dell’erede della Delta che vedremo nel 2028.
Il senso della Lancia Pu+Ra Zero è quello di condensare in un oggetto altamente immaginifico gli aspetti più concreti dello stile che caratterizzerà tanto la nuova Ypsilon, quanto le sue sorelle maggiori, ispirandosi a pietre miliari della casa torinese: dall’Aurelia B20 alla Flaminia, dalla Stratos alla Delta.


Lancia vuole fondare le due anime del passato e del futuro insieme comunicando attraverso un linguaggio più snello e semplice rispetto al passato. Il nuovo logo, che ornerà per prima la nuova Ypsilon nel 2024, è la sintesi di 116 anni di storia, e re-interpreta lo stemma del 1957, riproponendone, in una veste grafica semplificata, tutti gli elementi: dal volante alla bandiera, dallo scudo alla lancia, fino alla scritta, per la quale è stato creato un nuovo font.